
La Fata e la Lupa
€15,00
La Fata e la Lupa è il romanzo del debutto del delegato di pubblica sicurezza Edoardo Baldassa, veneto di Castelfranco, in servizio presso la questura di Messina. La città in cui Baldassa opera è quella che non c’è più, spazzata via dal terremoto ma anche dalle scelte scellerate del governo dell’epoca. Baldassa è un uomo disincantanto, amante delle belle cose e delle belle donne, anche se quest’ultima passione gli è costata un trasferimento d’ufficio dalla confortevole Treviso alla lontanissima Sicilia. È un’Italia ancora sconosciuta a se stessa, fatta di parti a tratti anche reciprocamente diffidenti: la stessa Sicilia - nota il protagonista - è più vicina all’Africa che a Treviso. La detestata destinazione, tuttavia, si rivela ben presto meno spiacevole del previsto: Baldassa ne apprezzerà molto in fretta vari aspetti, da quello climatico a quello paesaggistico, da quello culturale a quello gastronomico. Gradisce un po’ meno l’efferatezza di certi delitti nei quali si imbatte, ma quelli appartengono a tutte le latitudini. Nella Messina di fine Ottocento, Baldassa interagisce con tutti gli strati della società, e alcuni di questi sono figure realmente esistite, che hanno lasciato tracce più o meno profonde nella storia cittadina. È il caso di Nicola Petrina, difensore dei diritti degli ultimi, o di Giuseppe Arenaprimo, cultore e custode di memorie cittadine. In La Fata e la Lupa, il delegato è alle prese con la scomparsa di un notaio, che un mattino esce da casa per un affare, ma non vi fa più ritorno: dopo alcuni giorni di indagini di routine, la vicenda passa in secondo piano, fino a quando non viene assegnata a lui. Che fine ha fatto il notaio? È vivo o è morto? Se è vivo, è stato rapito o si è allontanato volontariamente? E se è morto, è stato ucciso o si è suicidato? Alla ricerca di una risposta definitiva, Edoardo Baldassa si muove tra le pieghe della società messinese, e deve farsi largo tra i mille ingannevoli trucchi che si interpongono tra lui e la verità. Perché a Messina, gli suggerisce l’amico Arenaprimo con una singolare metafora meteorologica, non sempre le cose sono sembrano. Uscito per la prima volta nel 2022 per Nulla Die Edizioni, torna nella nuova veste tipografica.